Riso Vialone Nano di Grumolo delle Abbadesse e difesa della biodiversità

Mappa delle coltivazioni del 1600 di riso Vialone Nano di Grumolo delle Abbadesse, tratto dal libro "Grumolo, studio sull'evoluzione del territorio di Matteo Barban"All'ombra delle numerose Ville Venete, in piena pianura padana, tra le provincie di Vicenza e Padova, da oltre 400 anni si coltiva l'ottimo riso Vialone Nano di Grumolo delle Abbadesse. La zona, ricca di corsi d'acqua, conserva quasi immutata l'eredità dell'opera di bonifica e organizzazione del suolo delle monache benedettine. Nell'immagine  qui accanto è possibile osservare un censimento basato su documenti storici delle estese risaie che già nel 1600 costituivano l'importante caratteristica naturalistica distintiva di questo territorio.

Noi dell’ Azienda Agricola TREVISAN FEDERICA crediamo fermamente che uno sviluppo sostenibile si ottiene solo garantendo la massima biodiversità di specie animali e di habitat nella gestione concreta della risaia.

In particolare nella nostra risaia dove coltiviamo il riso Vialone Nano di Grumolo delle Abbadesse, poniamo grande cura nel preservare l’equilibrio dell'ambiente naturale, favorendo la presenza di una fauna animale quanto più possibile varia e vitale.

Come acquistare il nostro riso:

Da qualche anno, abbiamo riscoperto una tecnica tradizionale e pratichiamo l'itticoltura, ovvero l'allevamento di pesci, in particolare carpe e tinche, direttamente nella risaia, contemporaneamente alla coltivazione del riso Vialone Nano per tutto il periodo in cui il riso viene sommerso. La Carpa e la Tinca infatti hanno dimostrato di sapersi adattare al meglio alle particolari condizioni della risaia: ridotto quantitativo di ossigeno dell'acqua e temperature anche elevate durante le ore di massima esposizione alla luce solare.

La presenza di pesci nella risaia permette il controllo delle larve di insetti dannosi, quali mosche e zanzare, la riduzione efficace e assolutamente naturale di alghe ed erbe infestanti. Nella nostra risaia dove coltiviamo il Vialone Nano di Grumolo delle Abbadesse, attirati dalla rigogliosa vegetazione delle rive e dalla disponibilità di cibo offerto in questo ambiente naturale, è molto facile avvistare gli uccelli tipici delle zone lacustri e paludose, l’Airone cenerino (Ardea cinerea), la Garzetta (Egretta garzetta ) e perfino la Cicogna bianca (Ciconia ciconia ),

La risaia può quindi essere considerata a pieno titolo la ricostituzione dell'ambiente naturale delle antiche paludi oggi scomparse a seguito delle estese bonifiche e permette a molti animali di ritrovare qui il proprio habitat, a condizione però che le tecniche di coltivazione del riso siano rispettose dei processi della natura e dell'ecosistema inteso nel suo significato più ampio.

(Argomenti tratti dal libro "Grumolo, Sarmego e Vancimuglio - studio sull'evoluzione del territorio" di Matteo Barban, Alessandro Andriolo e Roberto Rampazzo)

I commenti sono chiusi.